Famiglia PATELLIDAE


Riconoscere le conchiglie della famiglia Patellidae

 

Le patelle sono un incontro comune nei litorali rocciosi di tutta Italia: se ne stanno attaccate agli scogli brucando alghe, e staccarle dal loro giaciglio è molto difficile dato che si creano una specie di cavità dove risiedono tutta la vita, uscendone solo per mangiare durante la notte.

Si riconoscono bene dalle altre famiglie: la loro forma particolare, rotonda con un apice al centro, permette di distinguerle da famiglie simili come Calyptraeidae o Fissurellidae (che hanno un foro al centro).

Tutte le specie di patelle hanno una forma rotonda od ovale, ornata da costole radiali che partendo dal centro raggiungono il bordo del guscio, che può essere frastagliato o liscio. Si distinguono tra di loro per caratteri variabili e poco chiari: la costolatura, che può essere uniforme e fine oppure grossa e rada, e la colorazione, anche essa uniforme oppure a bande più scure.

Ho trovato fossili di patelle unicamente nella Macchia della Turchina, in mezzo ad argille associate ad altre specie sabbiose, melmose o rocciose: evidentemente sono state trasportate a grande distanza prima di essere depositate. Ultimamente ho trovato alcuni esemplari di Patellidae anche a Sant'Agostino.


Patella caerulea, Macchia della Turchina (Monteromano, VT)
Patella caerulea, Macchia della Turchina (Monteromano, VT)

Patella caerulea

 

Ho trovato questi esemplari nella Macchia della Turchina, nei terreni argilloso-sabbiosi risalenti al Pleistocene inferiore-Pliocene superiore. Ultimamente ho trovato anche altri due esemplari a Sant'Agostino, inglobati nei calcari neotirreniani.

Hanno la forma tipica di questa specie: rotonda leggermente irregolare, con l'apice non perfettamente al centro, bassa e coi bordi poco ricurvi; l'ornamentazione è costituita da fini linee radiali poco marcate ma ben visibili, abbastanza regolari e continue, e che riescono a far distinguere questa patella dalle altre: infatti la comune Patella ulyssoponensis ha delle coste più grosse, marcate e rade. Negli esemplari fossili la colorazione non è di aiuto, ma negli esemplari attuali (anche se molto variabile) permette ogni tanto di escludere certe specie.


Patella ferruginea, Sant'Agostino (Civitavecchia, RM)
Patella ferruginea, Sant'Agostino (Civitavecchia, RM)

Patella ferruginea

 

Patella ferruginea è un Patellidae che poco si confonde con i congeneri. Ha innanzitutto una forma più irregolare: basta guardare la base, che in altre specie come Patella caerulea è pressochè piatta mentre in Patella ferruginea può essere distorta, a forma di sella o presentare dislivelli; per questa caratteristica si avvicina un po a certe Fissurellidae. Anche la decorazione è molto diversa dalle altre specie: la conchiglia è solcata da grosse e ben marcate coste radiali, spesso irregolari e piegate, scabrose, che raggiungendo il bordo lo rendono dentellato; questa costolatura è molto variabile. Può raggiungere dimensioni dell'ordine degli 80 mm.

Patella ferruginea è un fossile-guida del Pleistocene, essendo questa specie comparsa a partire da questa epoca: oggi è a rischio di estinzione, minacciata dalla pesca indiscriminata e dall'inquinamento, ma nel Tirreniano abitava tutto il bacino Mediterraneo; oggi occupa solo quello occidentale e le coste corse e sarde.

Ho trovato questo esemplare, un po incrostato e danneggiato, nella spiaggia fossile di Sant'Agostino, insieme anche ad altre patelle e a una malacofauna prevalentemente rocciosa.