Famiglia BURSIDAE


Riconoscere le conchiglie della famiglia Bursidae

 

Le Bursidae sono conchiglie gasteropodi molto grandi e vistose, ornate da una grande varietà di strutture come varici, spine, tubercoli, striature e ispessimenti; ricordano un po i Muricidae per le dimensioni e le decorazioni.

Vivono perlopiù nei mari tropicali, nel reef corallino in mezzo alle rocce; sono di meno le specie che vivono in fondi sabbiosi o in mari non caldi, come l'oceano Atlantico e il mar Mediterraneo; alcune specie vivono anche in zone profonde.

Le Bursidae hanno una conchiglia molto massiccia e ispessita, che presenta i due caratteristici sifoni (anteriore e posteriore) molto ben sviluppati; dal posteriore esce la proboscide con la quale, aiutate dalla saliva anestetizzante, cacciano prede come gli anellidi policheti e se ne cibano. Hanno un opercolo corneo.

Nel Mediterraneo odierno abita una sola specie di questa famiglia: la bellissima Bursa scrobilator, inconfondibile e molto appariscente. Riguardo alle testimonianze fossili, non sono a conoscenza di molte specie del Terziario, ma la specie che abita oggi il Mediterraneo è rinvenibile nelle argille e nei calcari pliocenici; nella Tuscia ho torvato alcuni esemplari di questa conchiglia nei calcari di Sant'Agostino.


Bursa scrobilator frammentata, Sant'Agostino (Civitavecchia, RM)
Bursa scrobilator frammentata, Sant'Agostino (Civitavecchia, RM)

Bursa scrobilator

 

Bursa scrobilator è un grande e vistoso gasteropode dall'aspetto vagamente simile a un murice; purtroppo gli unici esemplari che ho trovato sono frammentari, e provengono tutti da Sant'Agostino; ho notato che i gusci di questi grandi gasteropodi (così come per l'esemplare di Charonia lampas) ritrovabili in questo luogo sono tutti decalcificati, molto fragili o frammentati, e spesso si trovano solo i calchi con un sottile strato di carbonato di calcio esterno che si polverizza al solo sfioramento; non so da cosa dipenda, anche se mi incuriosisce dato che ci sono grandi gusci di Bolma rugosa che sono invece assolutamente integri e per nulla corrosi, quindi probabilmente il motivo dipende dalla composizione chimica e cristallina dei gusci delle varie specie.

 

Bursa scrobilator è l'unica Bursidae esistente oggi in Mediterraneo. E' caratterizzata dai tubercoli nell'ultimo giro molto particolari che ornano il labbro esterno della bocca, ed è proprio grazie a questi che ho potuto scovare questo esemplare dalla matrice quando ne era completamente immerso. La bocca stessa è molto particolare e la considero molto bella: ha una forma rotonda, con un doppio labbro rigato da fini linee continue abbastanza fitte che danno un effetto zebrato all'apertura, tutte convergenti verso l'interno; i canali sifonali posteriore e anteriore tagliano di netto il profilo della bocca regalandole un aspetto ancora più caratteristico. Il resto del corpo della conchiglia è mediamente slanciato, liscio, presenta delle varici assiali ben sviluppate che rappresentano l'unica ornamentazione della spira e dell'ultimo giro.

Riconoscere questa conchiglia è molto facile quando si ha la bocca o frammenti laterali mostranti le varici; la bocca è così particolare che toglie ogni dubbio, facendosi aiutare dalle dimensioni non indifferenti: l'esemplare in foto mostrante solo la bocca avrebbe potuto toccare gli 80 mm di lunghezza. Anche le varici con quei tubercoli così particolari non permettono di sbagliarsi con altri molluschi.