Famiglia CALYPTRAEIDAE


Riconoscere le conchiglie della famiglia Calyptraeidae

 

La famiglia Calyptraeidae riunisce molluschi dall'aspetto bizzarro; alcuni sono lontanamente simili a patelle, altri a piccole Chamidae, altri hanno una forma così particolare da non poter essere confuse con nessun'altra specie.

Questi molluschi possono essere riconosciuti a colpo d'occhio grazie alla caratteristica "tasca" interna, una struttura che racchiude le parti molli dell'animale. La determinazione delle varie specie non è difficile: ognuna ha la sua forma particolare che è molto discostante da quella delle congeneri. Le dimensioni sono contenute, difficilmente superano i 2 cm di ingombro; inoltre non hanno sculture particolari o vistose, sono perlopiù lisce o solcate da linee di accrescimento o tubercoli radiali irregolari.

Le Calyptraeidae sono comuni soprattutto nel Pliocene italiano, dove sono presenti diffusamente le specie Crepidula moulinsii, Calyptraea chinensis, C. unguiformis, C. fornicata; nel Miocene francese sono presenti principalmente Calyptraea ornata e C. chinensis; ovviamente le specie ritrovabili sono molte di più, ad esempio Conchologie neogenique de l'aquitaine di Cossmann e Peyrot riporta Calyptraea chinensis var. taurostriatellata, C. depressa, C. sallomacensis, C. cestasensis e altre, alcune delle quali sono ormai non più valide o cadute in sinonimia.

Le descrizioni delle specie di questa famiglia si trovano in "Actes de la societèe linneenne" vol. 70.


Calyptraea chinensis var. taurostriatellata, Miocene dell'Aquitania
Calyptraea chinensis var. taurostriatellata, Miocene dell'Aquitania

Calyptraea chinensis var. taurostriatellata

 

Calyptraea chinensis è una specie molto comune nei depositi terziari: è conosciuta in Europa dall'Eocene1 ed è presente in affioramenti di vari paesi. Ha una forma poco confondibile: rotonda, di dimensioni contenute, depressa e patelliforme: presenta una tasca calcarea nella parte inferiore della conchiglia, caratteristica propria della famiglia. La dimensione massima dei miei esemplari è 2 cm.

Riguardo alle Calyptraea chinensis del Miocene francese, mi attengo alla descrizione originale di Cossmann e Peyrot (contenuta in Conchologie neogenique de l'Aquitaine, 1917), che scrivono della varietà taurostriatellata come quella rinvenibile in questi affioramenti; in particolare si legge: "C. chinensis è priva di costole; è semplicemente decorata con linee di crescita", mentre alla varietà qui descritta (istituita da Sacco per i campioni piemontesi) si attribuiscono "piccole rughe oblique, vermiculate, abbastanza sottili e ravvicinate, tagliate da lamelle d’accrescimento leggermente sporgenti; queste rughe diventano piccole perle ai bordi dove le linee di crescita sono più strette e prominenti". Sembrerebbe quindi che per la varietà di Sacco si faccia distinzione, per la decorazione, tra "rughe vermiculate" e "costole vermiculate", queste ultime presenti in C. depressa.

Inutile dire che sul web ci sono esemplari i quali tratti sono contraddittori e non rispettano la classificazione di questo testo; sicuramente le opinioni sui vari ricercatori saranno diverse, ma io preferisco attenermi a questo testo perchè riferito proprio agli affioramenti di quest'età e luogo.

Nello stesso testo si trovano altre specie congeneri che si potrebbero confondere con C. chinensis: in particolare, l'immagine di C. depressa2 sembra molto simile ai miei esemplari, tuttavia la descrizione sottolinea che la decorazione di quest'ultima è una costolatura vermiculata (piccole costoline, corte e ravvicinate, sinuose e serpeggianti) oppure squame spinose arcuate; le altre specie del genere differiscono molto dalla forma di C. chinensis, infatti sono trochiformi o molto meno depresse e appiattite.

Oggi la C. chinensis vive in un areale molto ampio: tutto il Mediterraneo, il mare del Nord, il mar Nero, l'Oceano Atlantico orientale e la costa occidentale dell'Africa3. Abita la zona litorale e sublitorale, in fondali fangosi o rocciosi; è un filtratore, cattura il cibo con il muco per poi ingerirlo3. In Mediterraneo è comune. Si potrebbe trovare anche il nome obsoleto di Patella chinensis.

In forma fossile è segnalata dall'Eocene in poi: qui (LINK) è possibile vedere per ogni periodo i vari ritrovamenti.


Calyptraea costaria, Miocene dell'Aquitania
Calyptraea costaria, Miocene dell'Aquitania

Calyptreaea costaria

 

Calyptraea costaria è un gasteropode dall'aspetto abbastanza inconfondibile: presenta, sulla superficie dei suoi 3-4 giri, una decorazione molto irregolare costituita da una struttura che può variare tra tubercolosa, lamellosa o spinosa, intercalata al reticolo di linee di accrescimento che è spesso ben calcificato, soprattutto negli esemplari più grandi. La tasca interna ha una forma particolare: infatti le sue "linee generatrici" sono concave, donandole una forma a "S" sinuosa. La forma generale della conchiglia è rotonda o leggermente ovale, trocoide. La sutura tra i giri è ben visibile e marcata ma relativamente dolce e arrotondata.

La protoconca purtroppo non è apprezzabile nei miei esemplari, ma per completezza riporto ciò che è scritto nella descrizione della specie contenuta in "Conchologie neogenique de l'aquitaine" del 1917, di Cossman e Peyrot: "embrione paucispirale, nucleo liscio e lucido, sigarettiforme; i primi giri embrionali sono lisci, anche se [ottusi?]". Riguardo la decorazione, riporta la lamellosità "fogliacea" organizzata in coste radiali irregolari, che a volte seguono l'andamento del perimetro.

Non è confondibile con altre specie; potrebbe assomigliare a Calyptraea ornata, che tuttavia è più bassa (più depressa) e ha delle coste radiali più fini, vermiculate, ed è generalmente più sottile. Viene trovata anche nel Miocene della Florida1.