Famiglia CHAMIDAE


Riconoscere le conchiglie della famiglia Chamidae

La famiglia Chamidae raggruppa bivalvi abbastanza insoliti, dalla forma che ricorda quella di un'ostrica rigonfia e dalla decorazione molto lamellosa. Sono abbastanza comuni nel Mediterraneo attuale e molto comuni nel Pliocene italiano, e in generale in tutti i depositi fossiliferi del periodo terziario; la famiglia è conosciuta dal Giurassico1, dove prosperava insieme alle grosse e calcificate rudiste, ora estinte. Possono confondersi con la famiglia delle Ostreidae, ma si differenziano da esse per la dimensione (più piccola nelle Chamidae) e per il guscio più alto e rigonfio, che nelle ostriche è invece piatto ed esteso; oltre a questi parametri, una Chama si riconosce a colpo d'occhio da un Ostrea dopo averci preso un minimo di occhio.


Nonostante la grande variabilità che presentano le conchiglie di questa famiglia, i caratteri per distinguere le specie l'una dall'altra sono relativamente semplici ed immediati: si tratta dell'orientazione della valva (sinistrorsa-destrorsa) e della conformazione della cerniera, oltre che i soliti caratteri "per esclusione" come l'età dell'affioramento e ovviamente il luogo. In genere, per le Chamidae attuali mediterranee, basta controllare l'orientazione della valva per distinguere le due specie viventi principali, Pseudochama gryphina e Chama gryphoides. Quest'ultima specie risulta comunissima in alcuni affioramenti plio-pleistocenici (come quello della Macchia della Turchina, vicino a Tarquinia).

Questi molluschi sono bentonici sessili: vivono infatti fissati al substrato, come altre conchiglie o il fondo roccioso, e filtrano l'acqua per estrarre il nutrimento; in virtù della loro immobilità hanno un piede poco sviluppato ma un guscio ben spesso e calcificato, questo per resistere alle correnti e ai predatori. Le Chamidae sono, come le rudiste, dotate di una valva fissata al substrato, più grande e spessa, e di una "opercolare" libera di aprire e chiudere la conchiglia, di dimensione più piccola, piatta e rotondeggiante.

Nel Miocene francese sono presenti varie specie, tra le sinistrorse abbiamo Chama

aquitanica e Chama gryphina, tra le destrorse Chama gryphoides, Chama benoisti, Chama praegryphoides e Chama degrangei.

Nell'immagine in alto a destra, il confronto tra due valve opercolari (sinistrorsa/destrorsa, rispettivamente C. aquitanica e C. benoisti).

Questa famiglia è descritta in "Actes de la sociètè Linnèenne" t.65.


Chama gryphoides, Miocene dell'Aquitania
Chama gryphoides, Miocene dell'Aquitania

Chama gryphoides var. mioasperella

 

Chama gryphoides è forse la specie più comune e conosciuta della famiglia; tuttavia nel Miocene francese è meno frequente delle sue congeneri. La varietà qui descritta, mioasperella, differisce dalla "specie base" (quella descritta da Sacco riguardante fossili italiani) per la finezza e la regolarità maggiore dell'ornamentazione, nonchè per la dimensione (le dimensioni massime riportate nell'atlante di Cossmann & Peyrot sono di 30 mm, mentre i miei esemplari non superano i 27 mm); le differenze tra questa varietà e la C. gryphoides italiana sono minime nelle altre strutture come cerniera e impressioni muscolari.

Lo spessore delle valve (destrorse) non è molto grande, così come la taglia: come confronto, sono molto più spesse e grandi le valve di Chama benoisti, specie con la quale si potrebbe confondere. La valva opercolare è ornata da lamelle relativamente regolari e uniformemente distanziate, poco sporgenti; nella valva fissa si ha un ornamentazione più fogliacea e lamellosa, con una superficie d'adesione piccola. La cerniera è caratteristica: il dente indicato con "2" è molto ben visibile e sporgente verso l'interno della valva, il solco "b" ben marcato e la struttura "4b" che assomiglia a un ripiegamento del guscio (si veda l'immagine in introduzione come legenda). Le impronte muscolari sono ben ruvide.

Il bordo delle valve in Chama gryphoides presentano una caratteristica crenulazione (sono cioè ornate da dentellature a forma di sella, anche appuntite) che è assente nella simile Chama benoisti. Un altro carattere che separa queste specie è l'ornamentazione: in Chama gryphoides verso il bordo della valva si osservano strutture fogliacee e "a tubuli", che in C. benoisti sono assenti (anzi, la decorazione di quest'ultima è molto meno complessa e più dolce). Si riconosce inoltre da Chama degrangei per la forma unicamente rotonda-romboidale di quest'ultima, mentre in C. gryphoides può essere allungata; la decorazione di quest'altra specie è inoltre più regolare e meno vistosa.


Chama benoisti, Miocene dell'Aquitania
Chama benoisti, Miocene dell'Aquitania

Chama benoisti

 

Chama benoisti è un mollusco di taglia medio-grande tipico del Miocene del bacino aquitano; è segnalato per il Burdigaliano.

La conchiglia è destrorsa: le caratteristiche principali sono lo spessore elevato delle valve, impronte muscolari ovali e allungate, molto profonde, collegate da una linea palleale parallela al bordo, decorazione di linee concentriche relativamente arrotondate (comunque non fogliacee come altre specie di Chamidae).

La valva libera (in foto) è mediamente convessa, arrotondata, inequilaterale; la valva fissa è invece molto convessa, massiccia, generalmente carenata sul contorno di aderenza al substrato; la decorazione di quest'ultima è prosogira, con lamelle leggermente più distanziate rispetto a quelle della valva opercolare e "plissettate" (ondulate).

Possedendo una sola valva di questa specie ho potuto osservare solo una parte della cerniera di questo mollusco: a partire dall'umbone andando verso l'esterno, il primo dente risulta più allungato e all'incirca parallelo al bordo mentre il secondo dente è più corto ma più sporgente; la fossetta a destra dei denti risulta molto piccola e confinata in un piccolo spazio.

Le dimensioni del mio esemplare sono di circa 50 mm.

Si differenzia dalle altre Chama innanzitutto per il verso di torsione delle valve, che in questa specie è destrorso. Le differenze con Chama gryphoides, che è anche essa destrosa, sono da ricercare nella decorazione (lamelle fogliacee in C. gryphoides e lamelle arrotondate e ondulate in C. benoisti), nel bordo della valva (liscio in C. benoisti, crenulato in C. gryphoides) e in altri caratteri più generali come l'impronta muscolare (più profonda in C. benoisti), lo spessore della valva e la configurazione dei denti della cerniera.


Chama aquitanica, Miocene dell'Aquitania
Chama aquitanica, Miocene dell'Aquitania

Chama aquitanica

 

Chama aquitanica è una conchiglia di taglia medio-piccola, dalla forma subtriangolare o trasversa, sinistrorsa, con valve non molto spesse e finemente decorate. E' tipica del Miocene della regione di Bordeaux, precisamente del piano Aquitaniano.

La forma della valva libera di questa conchiglia è differente dalle altre Chama: allungata in direzione umbo-ventrale o laterale, ha un aspetto molto più slanciato e angoloso ed è meno arrotondata. La forma della valva fissa è invece molto convessa, anche essa sbilenca e allungata verso una direzione preferenziale, più o meno somigliante a un orecchio; la decorazione è molto rugosa, simile a quella della valva opercolare, formata da file di coste concentriche che sfociano in lamelle fogliacee. La decorazione della valva libera è anche essa lamellosa e fogliacea, con strutture simili a pettini e protuberanze più sporgenti nella zona anale della conchiglia.

Le impronte muscolari della valva libera sono diverse l'una dall'altra: quella anteriore è più allungata e quella posteriore è più tozza. Sono collegate da una linea palleale non completamente parallela al bordo.

Le dimensioni della valva libera che possiedo sono di 28 mm nel punto più largo.

Chama aquitanica è, insieme a Chama gryphina, una delle due specie del Miocene francese a mostrare una conchiglia sinistrorsa: questo carattere permette quindi di escludere tutte le altre specie che sono destrorse. Le differenze con Chama gryphina sono immediate: innanzitutto la forma triangolare trasversale della specie qui descritta si discosta molto da quella di C. gryphina (che è allungata o rotonda, mai angolosa) e la decorazione è fogliosa e lamellosa, al contrario di C. gryphina in cui è lamellosa ma più mordiba e massiccia, meno delicata. Inoltre, dalle immagini riportate sull'atlante prima citato, sembra che la cerniera di C. gryphina sia molto più massiccia di quella di C. aquitanica. Anche la taglia differenzia le due specie: generalmente Chama gryphina è più grande di Chama aquitanica.


(Foto disponibile a breve)


Chama gryphina

 

Chama gryphina, insieme a Chama aquitanica precedentemente descritta, è una delle due specie del Miocene francese a presentare una conchiglia sinistrorsa. Questo mollusco ha delle valve spesse (più spesse di Chama aquitanica) di taglia abbastanza grande.

La valva fissa è molto profonda e concava, di forma rotondeggiante o allungata, massiccia e spessa, e presenta una superficie di aderenza al substrato molto ampia: nel mio esemplare questa area occupa poco meno della metà dell'esterno della valva. La decorazione è lamellosa, molto sporgente, massiccia e robusta.

La valva libera è invece piatta o quasi piatta, finemente decorata; la cerniera è spessa e molto sviluppata in altezza. Impressioni muscolari allungate e diverse l'un l'altra: l'anteriore è più bassa della posteriore. La linea palleale è ben distante dal bordo interno, che è crenulato su tutto il perimetro tranne che in prossimità della regione anale.

Leggi la scheda di Chama aquitanica per le differenze con essa: si possono riassumere in forma, decorazione e spessore delle valve. Segnalata nel Burdigaliano e nel Langhiano.


Chama degrangei, Miocene dell'Aquitania
Chama degrangei, Miocene dell'Aquitania

Chama cfr. degrangei

 

Chama degrangei è un mollusco che ha abitato i mari del Burdigaliano del bacino dell'Aquitania. Si riconosce dalle altre specie del genere per la dimensione molto più piccola (circa 10-15 mm di diametro delle valve) e dall'ornamentazione a coste molto spaziate, lamellose e più regolari, fogliacee soprattutto verso la regione anale. La forma generale delle valve è subromboidale, arrotondata ma non allungata, più alta che larga; l'orientazione è destrorsa. Le impressioni muscolari sono allungate, anche se nella foto non si notano; il bordo è liscio.

Il campione in mio possesso è una valva libera di questa specie e misura circa 12 mm nel punto più largo. Data l'usura dell'esemplare e l'illustrazione non ben visibile nell'atlante di Cossmann & Peyrot, non posso avere la certezza che questo sia il suo nome corretto; tuttavia, dalla descrizione del mollusco nell'atlante prima citato, i caratteri principali corrispondono, ma preferisco indicare la specie come "confronto".


Elenco delle specie presenti nel Miocene dell'Aquitania


SPECIE

Chama gryphoides var. mioasprella

Chama benoisti

 

SX/DX

DX

DX

Chama gryphina

Chama aquitanica

Chama praegryphoides

 

Chama degrangei

SX

SX

DX

DX