I molluschi: cosa sono, come sono fatti, come si classificano

In questa sezione voglio esporre quali sono le caratteristiche dell'enorme Phylum Mollusca, le varie branche (classi, famiglie) e le parti della conchiglia che permettono di riconoscerla e posizionarla nella propria famiglia.

Nelle schede descrittive delle conchiglie in collezione (pagina "Conchiglie del litorale maremmano") si trovano, per ogni famiglia, le caratteristiche essenziali che le distinguono dalle altre.

Questa pagina è ovviamente solo un abbozzo, non voglio andare oltre lo scopo di questo sito: ho aggiunto quindi dei link utili a fine pagina, con approfondimenti per chi voglia addentrarsi nell'anatomia, stile di vita e storia di questo grande Phylum.


Sistematica dei Molluschi

 

I Molluschi sono animali marini, terrestri e dulciacquicoli che rappresentano il secondo raggruppamento del regno animale per numero di specie (la prima è Arthropoda).

Possono essere distinti dal fatto di avere o meno la conchiglia, e se essa sia interna o esterna.

Le principali classi sono:

  • Bivalvi (prima foto, una Donax trunculus)
  • Gasteropodi (nella seconda foto una Columbella rustica)
  • Poliplacofori (nella terza foto un Chitone)
  • Monoplacofori (quarta foto)
  • Cefalopodi (quinta foto, una seppia)
  • Scafopodi, come Dentalium elephantinum
  • Caudofoveati
  • Solenogastri

Le prime due più gli Scafopodi ci sono ormai familiari, grazie alla grande diffusione sia negli ambienti marini che fossili: queste tre classi si differenziano per la conformazione della conchiglia, a doppia valva nei Bivalvi, unica valva nei Gasteropodi e conchiglia di forma tubolare negli Scafopodi. In realtà sono diverse le caratteristiche per le quali si dividono questi tre gruppi, infatti ci sono alcuni Gasteropodi con conchiglia tubolare (i Vermetidae) o addirittura senza (i Nudibranchi).

 

I Poliplacofori sono i Chitoni, che personalmente non ho mai visto dal vivo: sono costituiti da 8 piastre calcaree che emulano la conchiglia, e servono come tale a proteggere il corpo molle del Mollusco; queste piastre sono tenute insieme da robusto tessuto organico. I Chitoni formano una classe molto antica, esistenti già nel Cambriano e che hanno mantenuto caratteristiche anatomiche primitive fino ad oggi. Nel Mediterraneo possiamo trovare Chiton olivaceus.

 

I Monoplacofori sono animali molto particolari, simili alle Patelle, ma che hanno caratteristiche bizzarre e molto primitive: hanno una conformazione a "segmenti" indipendenti, come ce l'hanno gli anellidi. Per questo motivo i Monoplacofori potrebbero (o hanno già fatto) svelare l'anello evolutivo che lega questi animali a una forma primitiva comune. I primi Monoplacofori viventi (prima si credeva fossero estinti, ritrovati solo fossilizzati) furono pescati da una nave a 3500 m di profondità nel corso di un sondaggio il secolo scorso.

 

I Cefalopodi sono anch'essi una figura familiare: essi comprendono animali con o senza conchiglia interna o esterna, come i polpi, le seppie, i nautili, le argonaute. Per approfondire:

https://it.wikipedia.org/wiki/Cephalopoda

 

Le ultime due classi, Caudofoveati e Solenogastri, comprendono bizzarri animali vermiformi senza conchiglia, molto primitivi, che si avvicinano più all'aspetto di un Anellide che a un Mollusco. Per approfondire:

https://it.wikipedia.org/wiki/Caudofoveata

https://it.wikipedia.org/wiki/Solenogastres

 



Le caratteristiche delle conchiglie


Immagini prese da Google Immagini
Immagini prese da Google Immagini


Le cerniere dei Bivalvi

 

Esaminiamo i vari tipi di cerniera dei Bivalvi in modo da favorire l'identificazione:

Innanzitutto la cerniera è quella parte di conchiglia che serve, insieme a legamento e muscoli adduttori, a mantenere le valve in asse e chiuse quando il mollusco lo richiede. E' un incastro di parti meccaniche che, con fossette e dentini, funge come da "blocco serratura" per eventuali forze che vorrebbero far scivolare lateralmente i gusci per aprirli. Ecco i vari tipi:

 

- Cerniera criptodonte. Quella più primitiva, infatti non siamo davanti a veri denti ma solo a piegature del guscio che si completano.

- Cerniera tassodonte. Ancora primitiva, si tratta di una lunga fila di denti piccoli, fini e fitti con altrettante fossette che si allungano per buona parte del lato della valva: possono essere regolari (la fila ha la stessa larghezza per tutta la lunghezza, esempio Barbatia) o non regolari (la larghezza dei dentini va ad aumentare verso l'esterno, esempio Glycymeris).

- Cerniera eterodonte. Costituita da un massimo di 7 denti diversificati (quelli centrali, verticali, corti, sono i cardinali, quegli altri sono laterali obliqui più lunghi) con altrettante fossette che creano un incastro tra di loro, serrando la conchiglia. Questi denti sono più massicci e grandi di quelli tassodonte. Esempio: Veneridae

- Cerniera isodonte. Simile all'eterodonte ma con meno denti (solo 2) che si accoppiano sepcularmente a fossette sul lato opposto della valva. 

- Cerniera schizodonte. Un grosso dente triangolare circondato da due fosse in una valva, una grossa fossa con due denti nell'altra. Esempio: Spondylidae.

- Cerniera disodonte. I denti sono molto poco sviluppati (non primitivi ma regressi), con un grande sviluppo del legamento a loro discapito. Esempio: Ostreidae

- Cerniera desmodonte: denti del tutto assenti, sostituiti da due placche concave dove va ad attaccare il robusto legamento.


Nella foto, dall'alto al basso: eterodonte (Veneridae); schizodonte (Spondylidae); disodonte (Ostreidae); tassodonte (Arcidae).



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