Famiglia Siliquariidae


Riconoscere le conchiglie della famiglia Siliquariidae

 

Queste bizzarre conchiglie sono caratterizzate da un guscio tubolare spirale avvolta più o meno strettamente, sul quale corre una fessura lineare che si apre dalla bocca fino all'apice.

Sono organismi che vivono in simbiosi con le spugne, possono infatti essere reperiti vivi sul corpo dei poriferi o spiaggiate.

Nel Mediterraneo ci sono due specie di questa famiglia, molto simili tra di loro ma riconoscibili grazie ad alcuni dettagli (regolarità della fessura, slancio, dimensione e luogo di ritrovamento). Per determinare correttamente una conchiglia di questa famiglia occorre avere l'esemplare completamente integro: i pezzi che possiedo sono stati trovati spiaggiati, quindi sono incompleti, e la loro classificazione si basa ad esempio sulla forma della fessura, ma questo non può darmi la certezza della determinazione.



Tenagodus obtusus

 

Questo bizzarro mollusco è costituito da un tubo che si avvolge strettamente nei primi giri e si allunga irregolarmente fino alla bocca; gli esemplari in foto non sono purtroppo completi, ma quelli integri hanno la parte apicale che assomiglia molto a una chiocciola con i giri separati (vedi foto principale) che dopo 6-7 avvolgimenti interrompe la geometria per adottare un andamento irregolare; potrebbero quindi sembrare dei Vermetidae per la parte terminale e chiocciole (come Turbinidae) nella parte sommitale. La conchiglia è ornata da fini ma ben visibili costoline assiali che formano una specie di zigrinatura su tutto il guscio.

Altra caratteristica di questa specie (e di tutta la famiglia) è il solco che corre dall'apice alla bocca della conchiglia; in questa specie esso è regolarmente spaziato e distribuito sulla lunghezza, cosa che la differenzia dal simile Petalopoma elisabettae, la quale ha il solco irregolare (di spessore variabile, da molto fino a molto largo).

Per distinguerlo dall'altra specie mediterranea della famiglia ci sono altri caratteri peculiari: T. obtusus è, come detto prima, avvolto strettamente e ordinatamente nei primi giri e svolto negli ultimi, mentre P. elisabettae non ha una grossa differenza di strettezza nei giri ed è più slanciata. Altri caratteri sono il solco, già descritto prima, e la protoconca diversa.

Quando si possiedono esemplari incompleti non si potrà avere sempre la certezza della determinazione, questo perchè le differenze più grosse fra le due specie stanno nella forma generale di tutto il guscio. Comunque sia, i caratteri da utilizzare quando si possiedono frammenti sono la forma del solco (se regolare o irregolare), lo slancio e la strettezza dei giri.