Famiglia MACTRIDAE


Riconoscere le conchiglie della famiglia Mactridae

Cerniere dei tre generi presenti nel Miocene dell'Aquitania.
Cerniere dei tre generi presenti nel Miocene dell'Aquitania.

 

La famiglia Mactridae comprende bivalvi di dimensioni variabili, di ambiente sabbioso-ghiaioso, che possiedono due corti sifoni cornei dai quali traggono il nutrimento quando sono infossati nella sabbia. Non si infossano mai nel fango o nel sedimento troppo fino, ma abitano fondali con una granulometria tipica delle sabbie o delle ghiaie fini1 principalmente nella zona neritica. Attualmente la famiglia comprende 71 generi2 e  circa 600 specie distribuite in tutto il mondo, nei mari tropicali o temperati; nel Mediterraneo sono presenti quattro generi: Mactra, Spisula, Lutraria e Eastonia, alcune specie sono comunissime e onnipresenti sulle spiagge sabbiose.

Le Mactridae hanno una forma quasi sempre triangolare o comunque trigonale, più o meno arrotondate o appuntite a seconda delle specie, dal guscio spesso sottile e fragile. La cerniera è composta da non più di due cardinali in ogni valva, che possono essere affiancati da altri denti particolari più piccoli in alcune specie; i denti laterali sono 4 nella valva destra e 2 in quella sinistra. Il legamento può essere interno, in tal caso è alloggiato in una fossa apposita vicino ai denti cardinali (chiamata "condroforo", comune ad altre famiglie di bivalvi). E' presente un seno palleale corto nella parte posteriore.

Potrebbero confondersi con altre famiglie di bivalvi, prima di tutto con le Veneridae: a parte la forma di queste ultime spesso non trigonale, è possibile dividere le famiglie osservando la cerniera, che è molto spessa e sviluppata nelle Veneridae e spesso è formata da denti diversi dalla conformazione "standard" delle Mactridae (due cardinali, due o quattro laterali).

Le Mactridae del Miocene francese sono descritte in "Conchologie neogenique de l'Aquitanie" consultabile nel volume 63 di "Actes de la societèe linneenne"; quest'opera segnala i generi Mactra, Lutraria ed Eastonia, a loro volta suddivisi in vari sottogeneri che agevolano la classificazione. Ecco le differenze riportate per questi generi:

- genere Mactra: forma trigonale, superficie esterna liscia o striata concentricamente, cerniera particolare.

- genere Lutraria: forma allungata lateralmente, strie concentriche, senza denti laterali e con grande plateau cardinale sporgente all'interno

- genere Eastonia: forma ovale oblunga, sovente ornata di coste radiali; cerniera caratteristica.

Ovviamente da quando è stato scritto questo atlante ad oggi sono stati fatti moltissimi cambiamenti di nomenclatura e di assegnazione di generi o sottogeneri: infatti l'altante tratta Spisula come sottogenere di Mactra, mentre oggi è genere a se stante: anche io in questa pagina tratterò Spisula come genere, indicando però le caratteristiche di distinzione riportate sull'atlante.

Questa famiglia è conosciuta dal Giurassico secondo Fossilworks.


Spisula subtruncata var. triangula, Miocene dell'Aquitania
Spisula subtruncata var. triangula, Miocene dell'Aquitania

Spisula subtruncata var. triangula

 

Il genere Spisula, come riportato sull'atlante, si riconosce dagli altri sottogeneri di Mactra (oggi non tutti accettati come sottogeneri ma come generi) per la forma trigonale delle valve dei suoi rappresentanti e per la loro decorazione di sole linee concentriche di accrescimento; la cerniera presenta due cardinali lambdiformi in ciascuna valva e denti laterali crenulati, molto particolari: queste caratteristiche permettono di distinguere rapidamente questo taxon dagli altri sottogeneri come Eomactra, Heteromactra, Pseudoxyperas e Mactra senso stretto.

Spisula subtruncata è un bivalve attualmente vivente nel Mediterraneo e nell'Atlantico nord orientale (Mare del Nord, Baltico), oltre che alle Canarie e nel Mar Nero1. L'habitat di questo bivalve è il fondale sabbioso, ghiaioso o sabbioso-fangoso, dove si seppellisce con il piede poco sotto la superficie e si nutre della materia organica in sospensione grazie ai suoi sifoni. In questo LINK si può vedere una sequenza fotografica che ritrae il seppellimento di questo mollusco.

La forma è triangolare abbastanza regolare, dai bordi arrotondati, l'umbone si trova all'incirca a metà della larghezza e il ventre è regolarmente curvo e raccordato coi lati; questi ultimi scendono arcuati verso il bordo palleale, con la massima sporgenza in corrispondenza della parte terminale dei denti e delle fossette laterali. Gli umboni sono abbastanza sporgenti, alti, non appuntiti. La superficie esterna è ornata semplicemente da linee concentriche di accrescimento, che negli esemplari fossili sono spesso consumate e decorticate, mostranti la parte inferiore del guscio; la decorazione è pressochè costante su tutto il dorso, magari un poco più lamellosa e sporgente in corrispondenza delle spalle laterali, dove negli esemplari viventi è più evidente il periostraco. Il seno palleale c'è ma è molto corto e largo, sul lato posteriore; le impressioni muscolari sono ben visibili, quella anteriore è piriforme e quella posteriore rotonda.

Cerniera: la particolarità del sottogenere (oggi genere) Spisula è quello di possedere i denti laterali della valva sinistra finemente rigati sia sulla parte superiore che su quella inferiore. La cerniera della valva destra è composta da due cardinali quasi ortogonali: quello di sinistra (3a) è più lungo di quello destro, a forma di goccia, compresso contro il bordo cardinale ma comunque nettamente separato da esso; il cardinale destro (3b) è inclinato di circa 30° rispetto la verticale, è più sottile e corto del cardinale sinistro ed ha una forma filiforme costante. A destra troviamo il condroforo, triangolare e non molto profondo. Le fosse laterali sono leggermente diverse tra di loro ma sono tutte e due ben profonde per ospitare i denti laterali. La valva sinistra presenta invece due cardinali lambdiformi (a forma della lettera greca lambda), 2b e 2a, il destro più lungo del sinistro, sottili e ben definiti; a sinistra troviamo il condroforo, abbastanza profondo. I laterali sono, come detto prima, finemente rigati in direzione trasversale, lunghi e stretti.

Questo bivalve può essere confuso con molti altri, ma è più comune il contrario, cioè confondere altre specie con Spisula subtruncata: questo perchè le dimensioni, la forma e la decorazione sono comuni a molti altri bivalvi ma con un po di esperienza è possibile riconoscere a colpo d'occhio questo mollusco. Oltre alla forma trigonale e alla decorazione costituita solamente da linee concentriche, entrambi caratteri variabili, la struttura più utile per il riconoscimento è secondo me la cerniera e soprattutto le crenulature dei denti laterali. Riguardo alle altre Spisula nel Miocene francese, la distinzione è relativamente semplice perchè su altre tre specie presenti due sono completamente lisce (Spisula laevigata e Spisula nucleiformis) e una ha un profilo molto diverso (Spisula nadali: bordo palleale quasi rettilineo, becco variabile sul lato posteriore, differenze nella cerniera come ad esempio i cardinali 3a e 3b che formano un angolo più aperto).

Nell'atlante questa specie è segnalata nel Langhiano. Secondo Fossilworks, questo bivalve è conosciuto a partire dal Miocene e si trova nel bacino della Tetide dalla Polonia alla Turchia e dal Marocco alla Gran Bretagna.