Famiglia Pharidae


Riconoscere le conchiglie della famiglia Pharidae

 

Le conchiglie di questa famiglia sono chiamate comunemente "cannolicchi", commestibili e ritrovabili in molti mercati ittici. Sono molto comuni sule spiagge sabbiose, dove vivono sepolti; spesso si ritrovano spiaggiati ancora integri nonostante la relativa fragilità, di solito sono i bordi i primi a rovinarsi.

Conchiglie allungate, dritte o arcuate, decorate da disegni a righe orizzontali ed oblique, corpo abbastanza fine e dai bordi morbidi e arrotondati.

La  famiglia che più si avvicina a quella dei Pharidae è quella dei Solenidae: infatti le specie Ensis minor (Pharidae) e Solen marginatus (Solenidae) sono molto confondibili tra di loro, a meno di certi fattori (come colore, decorazione e raccordi delle estremità) ma soprattutto per la differenza della cerniera: i Solenidae hanno infatti un dente cardinale solo mentre i Pharidae ne hanno due.

Un sinonimo di questa famiglia è Cultellidae, conchiglie a coltello o rasoio.


Ensis minor, Argentario
Ensis minor, Argentario

Ensis minor

 

Conchiglia allungata, senza curvatura, stretta, ha i bordi laterali inclinati a mò di trapezio. E' ornata da linee longitudinali abbastanza marcate, scure su fondo chiaro (bruno scuro su ocra-rosa), le quali sono interrotte da un'area triangolare con il lato minore che segue all'incirca il margine della conchiglia (è quindi dritto) e quello maggiore obliquo, il tutto decorato da righe trasversali leggermente curve, perpendicolari alle linee longitudinali del corpo principale.

Il legamento occupa circa il 10-15% della lunghezza della conchiglia, ha umboni molto piccoli e due dentini cardinali affiancati da uno laterale molto più grande (vedi ultima foto della galleria).

L'interno della conchiglia è liscio e lucido, come l'esterno, ed essendo la conchiglia spesso traslucida si notano i disegni anche dall'interno.

Non si confonde con le specie della sua famiglia: almeno quelle mediterranee presentano una curvatura più o meno accentuata o una forma molto più tozza; accertata quindi l'appartenenza alle Pharidae, Ensis minor è inconfondibile dalle altre specie.

 

Come riconoscere Ensis minor dal molto simile Solen marginatus? Il fattore più discriminante è la cerniera: essa presenta 2 denti cardinali e uno laterale in Ensis minor e un solo dente cardinale e uno laterale in Solen marginatus. Se i denti fossero assenti (conchiglia spezzata o erosa) si può controllare la forma: Ensis minor ha i due bordi inclinati in direzione opposta (la forma risultante è quindi un trapezio) mentre in Solen marginatus solo un lato è obliquo, mentre l'altro è perpendicolare all'asse della conchiglia.

 

In questo LINK sono riportate le differenze tra Solen marginatus e Ensis minor.