Famiglia GLYCYMERIDIDAE


Riconoscere le conchiglie della famiglia Glycymerididae

Calco di Glycymeris, forse G. bimaculata (Toscana, Pliocene)
Calco di Glycymeris, forse G. bimaculata (Toscana, Pliocene)

 Le Glycymeris sono bivalvi molto comuni nei depositi terziari italiani e anche nell'odierno Mar Mediterraneo. Si trovano spesso in strati in cui rappresentano la specie maggiormente presente, ed è facile trovarne di intere, in connessione, o aperte in posizione di vita. Raggiungono anche dimensioni notevoli.

Sono facili da distinguere da altre famiglie grazie alla loro forma tonda abbastanza regolare e alla cerniera tassodonte (come gli Arcidae) ma non sono altrettanto facili da identificare tra specie e specie: per fare questo si utilizzano parametri come la forma, la dimensione, i rapporti tra le varie lunghezze notevoli e la forma e la posizione della cerniera.

Conosco quattro specie di Glycymeris del Pliocene italiano, ognuna con caratteristiche tali da differenziarle completamente dalle altre specie; ho trovato però moltissimi nomi di questi bivalvi fossili, che però sono caduti in sinonimia in tempi successivi o che intendono la stessa identica specie. Quelle più diffuse nel Pliocene italiano (le uniche?) sono:

Glycymeris inflata: forma "gonfia" e angolosa, cerniera continua con denti piccoli

Glycymeris insubrica: forma quadrangolare smussata, cerniera continua con denti piccoli e area ligamentare che separa umbone e cerniera

Glycymeris bimaculata: ha la larghezza massima in corrispondenza della cerniera, che è continua; grosse dimensioni.

Glycymeris glycymeris: grande area ligamentare e cerniera fortemente divisa; forma rotonda non troppo irregolare.

Gli altri taxon da me trovati (G. cor, G. pilosa, G. violascens...) sono tutti sinonimi di una delle quattro specie su descritte. Per maggiori dettagli a riguardo, leggi la descrizione delle specie.

Le ho trovate frequentemente e in quasi tutti gli affioramenti pliocenici che ho visitato, anche nella Tuscia seppur in quantità e qualità minori. Le Glycymeris più belle che abbia mai trovato le ho raccolte in un taglio stradale nei pressi di Sasso Marconi (BO), descrivo questo ambiente nella scheda "contrafforte pliocenico e calanchi di Sabbiuno" nella sezione "luoghi di ritrovamento".


Glycymeris insubrica, torrente Stirone
Glycymeris insubrica, torrente Stirone
Glycymeris insubrica, Sasso Marconi (BO)
Glycymeris insubrica, Sasso Marconi (BO)

Glycymeris insubrica

 

Questa conchiglia si riconosce dalle congeneri per la forma più lontana dal cerchio perfetto e più vicino a un rettangolo molto smussato: questa caratteristica si osserva meglio guardando l'interno della valva, dove il margine umbonale (dove risiede la cerniera) è pressochè rettilineo e il margine ventrale leggermente arcuato; inoltre i lati della valva congiungono abbastanza linearmente i due margini prima descritti. La valva è ornata da finissime linee radiali e concentriche, in alcuni esemplari possono essere visibili solo un tipo di costole (spesso solo quelle concentriche). L'umbone è abbastanza sporgente, e sotto di esso corrono i piccoli denti e fossette che formano la cerniera tassodonte tipica della famiglia: essa, come detto in precedenza, solca il margine umbonale in modo abbastanza rettilineo e al centro è più fine che alle estremità. L'interno della valva mostra dei dentelli sul margine ventrale e i segni dell'attaccatura dei muscoli, e a volte è molto visibile anche il seno palleale. Dimensione dell'esemplare del torrente Stirone: 45 mm di altezza e altrettanti di larghezza.

Si riconosce dalle altre specie del genere per la sua forma: come detto prima, è squadrata e smussata a differenza delle congeneri che sono rotonde, più o meno schiacciate. Inoltre presenta una certa asimmetria nella valva: si può notare che il lato anteriore del mollusco è più protratto verso l'esterno dell'altro lato. L'altro carattere molto rilevante è la cerniera, o almeno per riconoscerla dalla (a volte..) simile Glycymeris glycymeris: quest'ultima la mostra divisa, cioè al centro (sotto l'umbone) ha un'area priva di denti, i quali sono solo stipati ai lati di questa zona, mentre G. insubrica la ha continua (anche se al centro presenta un restringimento), come G. inflata e G. bimaculata.

Questo bivalve ha avuto molti nomi, i quali sono in parte responsabili della generale confusione riguardo il genere Glycymeris: i sinonimi sono G. nummaria, G. violascens, G. cor.

Abitante dei fondali sabbiosi, questo mollusco è diffuso in argille e calcari sabbiosi pliocenici: trovata in grandi quantità a Sasso Marconi, su un calanco vicino a Sabbiuno, nella Tuscia viterbese nei calcari sabbiosi a Flabellipecten, a Vignola e a Marano.