Famiglia MURICIDAE


Riconoscere le conchiglie della famiglia Muricidae

 

I murici rappresentano una famiglia molto eterogenea di molluschi gasteropodi, oltre ad essere la più numerosa: conta 1600 specie viventi e 1200 fossili, comparse a partire dal Cretaceo. Cercando di descriverne le generalità si va inevitabilmente incontro a errori o contraddizioni, perchè sono pochi i caratteri comuni mantenuti da ogni singola specie della famiglia: diciamo che possiedono una forma conica, più o meno allungata, un sifone di dimensioni non trascurabili spesso allungato, il corpo quasi sempre ornato da ogni sorta di decorazione come varici, spine, tubercoli, perline ecc. Sono molluschi predatori, di solito mangiano altri bivalvi o gasteropodi; vivono pressochè a tutte le profondità soprattutto nei mari tropicali.

A livello fossilifero, in Italia sono molto comuni alcune specie (come le Hexaplex, i Bolinus, Hadriania, alcuni Murex, Muricopsis, Ocenebra ecc.) che si trovano nei giacimenti terziari (Miocene, Pliocene e Pleistocene principalmente).


Heteropurpura polymorpha, Rio Rocca, Pliocene
Heteropurpura polymorpha, Rio Rocca, Pliocene
Heteropurpura polymorpha, Vignola (MO), Pliocene
Heteropurpura polymorpha, Vignola (MO), Pliocene

Heteropurpura polymorpha

 

Ho trovato un primo riscontro fotografico di questa specie in questo link (LINK), in cui la somiglianza fotografica è palese; cercando però sul web, questo nome è risultato essere il sinonimo dell'attuale Pagodula echinata, che è totalmente dissimile dalla specie qui descritta. Cercando ancora ho finalmente trovato il vero nome di questa specie, H. polymorpha: come dice il nome, la forma e la spinosità di questo mollusco è molto elevata, e sono stato tratto in inganno da questa caratteristica che a livello fotografico confonde molto.

Comunque sia, questo murice è stato trovato nel Rio Rocca, Pliocene. E' mediamente allungato, con una grossa bocca che occupa circa metà della lunghezza del corpo, il quale è abbastanza massiccio e largo. Ornato da una serie di dentelli dentro l'apertura boccale, che risulta inspessita; il sifone è aperto, mediamente lungo, presenta delle piegature. Il callo columellare fuoriesce dalla bocca ma invade poca superficie del'esterno della columella. Il corpo è attraversato da un cordone spirale, circa al centro del giro, dal quale partono una serie di tubercoli (nella specie attuale sono spine, forse questa è una forma di variabilità); il tutto è percorso da altre linee spirali più fitte e fini ma ben visibili, marcate. La dimensione dell'esemplare in foto è di circa 18 mm di lunghezza per 8 mm di larghezza.


Muricopsis cristata, calanchi di Sabbiuno (BO)
Muricopsis cristata, calanchi di Sabbiuno (BO)

Muricopsis cristata

 

Questo murice di taglia medio-piccola è abbastanza inconfondibile grazie alla sua particolare scultura, lo slancio accentuato (molti murici sono più panciuti) e i dentini all'interno della bocca.

Come dice il nome, questa conchiglia presenta una decorazione molto spiccata, che però è variabile (infatti nell'esemplare in foto, proveniente dai calanchi a sud di Bologna, non è molto accentuata) e che forma creste, pieghe e corone di spine. E' caratterizzata da una bocca ovale, che si allunga dolcemente verso il sifone, aperto e leggermente obliquo rispetto l'asse della conchiglia. Dentro l'apertura boccale trovano sede dei piccoli denti (nel mio esemplare ne conto 7). Scultura formata da un intreccio di coste assiali e righe spirali, le prime più accentuate delle seconde e provviste di piccole creste che, a distanza pressochè costante, formano piccoli tubercoli appuntiti e spinosi.

E' segnalata nello stratotipo del Piacenziano: ho trovato l'esemplare nei calanchi di Sabbiuno (BO), insieme a molti Naticidae, Turritellidae, Vermetidae e altra malacofauna tipica degli ambienti sabbiosi e rocciosi. Le sue dimensioni sono dell'ordine del centimetro e mezzo.